- t e r z o   e   q u a r t o   c i c l o -

Il mondo dei vettori, geometrie e layer.
La riorganizzazione delle informazioni: il database.



 
 
 

10 DOPPIA L: LINEA-LAYER 15 aprile 2002

 
2° quesito di Leonardo:
Come faccio a trasmettere un’immagine, un disegno ai tempi di Leonardo con un metodo più “intelligente” del precedente (che obbligava ad una trasmissione puntino per puntino), cioè più veloce e più efficiente?

Il concetto chiave è quello di logica su livelli o layer.
Per capire di cosa si tratta si può fare un esempio pratico in cui s’illustri il metodo di trasmissione di una linea.
 
 
 

A B C D E
1 °        
2   °      
3     °    
4       °  
5         °

LOGICA RASTER: la trasmissione deve essere effettuata punto per punto

A1        Nero 
B2        Nero 
C3        Nero 
D4        Nero 
E5        Nero 

LOGICA LAYER (sistema dotato di intelligenza): La trasmissione può essere effettuata fornendo solo tre parametri, indipendentemente dalla lunghezza della linea: 

  • Definizione dell’oggetto che si vuole trasmettere, in questo caso la linea 
  • Individuazione del punto di inizio: A1 
  • Individuazione del punto finale: E5


Nel caso di una curva si ha un’equazione; 
possiamo avere curve di tipo vettoriale, cioè un insieme di segmenti e più numerosi sono i segmenti e più approssimata è la curva, oppure le curve Bezier.
 
 





Consideriamo una curva di Bezier (che può essere manipolata per anchor points).
Si tratta di funzioni interne al programma che richiamano funzioni matematiche diverse dalla curve Poligonali (che in sostanza sono un insieme di tratti rettilinei il cui numero crescente dà l'approssimazione a una curva). Ora quando si esporta questo tipo di curve in un "testo" descrittivo o in un modello descrittivo come il DXF la curva viene appiattita in una Poligonale anche se "con Molti vertici". Da questo deriva che il DXF appiattisce le curve Bezier in poligonali.

L’altro punto è quello del rettangolo (numero di linee che si tracciano sempre con la logica vettoriale).
 

La LOGICA LAYER è la base di tutti i programmi vettoriali tipo autocad e consente di tracciare con un numero limitato di parametri anche curve complesse, in linea di massima approssimabili a poligoni con gran numero di lati. 
 

  • Il modo di interagire in questa nuova logica non è più quello di considerare il disegno come una porzione di schermo ma come costituito da una serie di elementi nominati e nominabili, che possono essere modificati e soggetti a trasformazioni intelligenti (scala, distorsioni, duplicazione…), ma senza alterarne la natura originaria; cioè non si può intervenire su ciò che l’elemento è sin dall’inizio, cioè sulla prima informazione (se è un poligono, qualunque manipolazione facciamo su di esso, la sua natura parametricamente deve rimanere quella di poligono)
  • In programmi leggermente più evoluti rispetto ai primi che lavoravano in questa logica è possibile “promuovere” o “declassare” un elemento in modo tale da aumentare il campo di trasformazioni possibili.Si possono fare, cioè, delle trasformazioni che sembrano cambiare la natura degli oggetti, ma solo apparentemente, cioè solo visivamente, poichè a livello di informazione non cambia nulla. Sono quelle trasformazioni che ne "elevano" o "diminuiscano" la natura originaria. Ad esempio un quadrato può essere declassato e trasformato da un elemento “poligono” ad un elemento costituto da 4 linee o viceversa, si può incrementare di livello, cioè incrementare una funzione di linee e leggerla come una funzione poligonale.
  • Moltissime organizzazioni degli elementi hanno a che vedere con l'accoppiamento ad un dato AlfaNumerico (A&N). (cfr. lezione successiva)
  • Altre hanno a che vedere con "organizzazioni" congrue di dati "semanticamente rilevanti". Una delle più note ed utili è quella che prevede l’utilizzo dei Layers o Livelli, che ci permettono di manipolare contemporaneamente più elementi.


Tornando ancora una volta al “quesito di Leonardo” ci si può domandare come fare a trasmettere una modifica.
Condizione indispensabile per la trasmissione di una modifica è la possibilità di nominare e raggruppare ciascun elemento.
I gruppi diversi appartengono a layer o livelli diversi così che ciascun gruppo di oggetti può essere manipolato indipendentemente dall’altro.

"Organizzare i layer è come scrivere un romanzo" 

Ci sono 3 livelli di intelligenza nel sistema vettoriale di trasmissione delle immagini:

  • Formalismo degli elementi
  • Nominare gli elementi
  • Sistemare gli oggetti a più livelli (fare una nomina di più alto livello)
In primis è uno STRATO SEMANTICO cioè dotato di significato che noi gli attribuiamo; 

La logica raster negli ultimi anni ha fortemente influenzato il linguaggio architettonico.
Per capire questo concetto si possono esaminare i progetti presentati  per il concorso de La Villette a Parigi, che fu uno degli avvenimenti chiave degli anni '80, in cui si può riscontrare il processo di evoluzione del metodo progettuale sempre più aderente alla logica layer.
Tra i progetti presentati molti aderivano ad un metodo progettuale di vecchio stampo che basa i suoi presupposti sullo zooning, altri, come quello di Eisenman, quello di Koolhaas o quello vincitore di Tschumi mostrano come la logica layer entri direttamente nell'architettura.
 

  • EISENMAN lavorò parecchio nel 1978 su una concezione di architettura  basata su livelli; Dopo aver fatto parte del gruppo dei Five architects ,dopo essere stato per un periodo in analisi ,inizia a progettare per strati, dando luce alle sue opere “strane”, incrocio fra architettura e scultura. La teoria dei Layer, ovvero strati, ha molto a che vedere con la teoria dell’architettura della mente dell’uomo inquadrata da Froyd. Esistono dei Layer che creano un campo di gioco all’interno dei quali è possibile creare sistemi. Si piazzano oggetti modificando la scala, in una piazza come fossero livelli, dei Layer. Per la Biennale del 1978 nella sua architettura compaiono leyers;non più una logica del vassoio  modernista , piano su cui poggiare gli oggetti , ma una logica del palinsesto , fatta di leyers che individuano linee forza,sistemi ,geometrie, andamenti ,strati ,struttura all'interno della quale si risolve il progetto. Per il concorso della Villette il progetto non viene più visto come zonizzazione ma come compresenza, in voluto contrasto di sistemi, il mondo non si mette più unitariamente. Esplodono le tre unità di Area libera, Costruito, Percorsi, seguendo ognuno una propria logica. L’architettura produce il progetto all’interno di sistemi complessi.
  • KOOLHAAS per il concorso della Villette, propone di operare attraverso sistemi ibridi. Egli è un architetto molto attento alla città, adotta i Layer come stratificazioni orizzontali e sistemi verticali (sistemi di manipolazione molto complessi), quindi due livelli. 
  • Nel progetto di BERNARD TSCHUMI alla Villette  non vi è più zonizzazione ma sistemi da diffondere nel sito ,come 3 leyers differenti: quantità di costruito (padiglioni di uso effimero ), spazi infrastrutturali (reti,percorsi, passerelle ,viali alberati), ed aree libere.
  • DANIEL LIBESKIND negli anni ’80 è difficilmente comprensibile come personaggio. Ha lavorato a lungo con Eisenman, si muove nei sistemi complessi, sia nei modi grafici sia architettonici similmente ai processi mentali. Egli ha una grande capacità di scavare nei Layer in modo contraddittorio, Museo di Berlino. E’ architetto,scultore ,musicista  e per questo pur lavorando per strati lo fa in modo meno meccanico ,non come Tschumi e ricerca nuove tematiche espressivo-artistiche 


In tutti e tre i casi, anche se ovviamente con risultati diversi, la logica è quella di sistemi complessi che si compenetrano, di oggetti appartenenti a layer diversi  (intendendo per layer il sistema infrastrutturale, il sistema del verde, il sistema dell'edificato) che si sovrappongono, che si stratificano.
In questa logica ciascun layer appartiene ad un sottosistema indipendente ma interagente con gli altri.
Se mi muovo in una logica interconnessa ho bisogno di strumenti che mi facilitano questa operazione, ovvero degli Attrattori. La planimetria viene concepita attraverso tanti sottosistemi, che si sviluppano attraverso l’ Affioramento , partenza dal basso attraverso i layer si sale di livello.

 


 
 
11 ALL'ORIGINE DEI GIS:
le informazioni A&N strutturate e il database grafico
24 aprile 2002

 
 
3° quesito di Leonardo:
Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati" di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure di tipo N (cioè di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo? 
 
 


1. Dati strutturati di tipo numerico

Se trattiamo la famiglia dei dati numerici, posso costruire una matrice che mi individui dei numeri appartenenti ad una specificata riga e colonna. Il passaggio fondamentale si ha nel considerare i numeri  entro 2 sole famiglie: costanti (dati o informazioni) e risultati.

Attraverso un Foglio Elettronico noi possiamo associare dei risultati all’interazione di più dati, una casella allora sarà il risultato di una operazione riguardante più dati appartenenti ad altre caselle. 
A1 è il numero 14: cioè trasmetto attraverso un sistema binario e riesco a trasmettere dei dati in sequenza.
Es. A3: casella RISULTATO,  A3 = A1 + A2  ? OPERATORE o meglio la FUNZIONE (in EXCEL posso stabilire che una casella sia risultato somma con il comando = )

Il primo programma (foglio elettronico) che si occupava di questo era “Visical”, poi si sono succeduti Lotus1,2 e 3 ed Excel.
Le cellule quindi possono contenere Dati e Costanti, ma anche funzioni. Le funzioni possono essere un numero mostruoso perché alle quattro basilari la logica associa altre sottofunzioni che ne facilitano le operazioni.

Interviene una nuova componente o parola chiave: Il MODELLO
Il Modello è un insieme di relazioni fra variabili che descrivono una realtà, cambiando un dato cambio anche il risultato della funzione. 
La nascita di una nuova mentalità “What if”, di un nuovo modo di pensare nell’applicazione dei software ci induce a riflettere sul cambiamento prodotto nel risultato all’atto di modifica dei dati.

WHAT IF: al variare delle costanti, io verifico INTERATTIVAMENTE il risultato.
 
 

  • What if
  • Interconnessione dinamica dei dati 
  • Modello
-->        3 parole chiavi

 

2. Dati strutturati di tipo testuale

Per i dati di famiglia testuale, la griglia è a due termini, con i dati alfanumerici:

  • Record = Riga 
  • Field    = Colonna
nome cognome e-mail altezza
       
       

Questa è la strutturazione logica del Data-base che solo a volte è visibile in questo modo.

Attraverso l’utilizzo di una grande base di dati posso fare un ricerca mirata.
Da questa idea nasce un programma indefinibile, che appartiene ad una categoria nuova.
Nella sua prima versione si chiamò Files Vision, le sue possibili applicazioni erano ancora sconosciute, aveva la capacità di associare delle caratteristiche del Database a delle caratteristiche grafiche. 

Il GIS (Geographic Information System) oltre a Field e Record possiede anche delle Famiglie Logiche o Classi Logiche.

Terminologia della  griglia:

  • record: un pezzo unitario d’informazione        (dal punto di vista della matrice del computer è una riga)
  • field (campo): le verticali che attraversano i record       (es. i campi verticali: nome , cognome, e-mail, altezza…)
  • classe o famiglia: strutturazione omogenea di un gruppo di record. 
Il database in linea può aprire una scheda prodotto, l’elemento grafico puramente vettoriale con associato una scheda permette di fare ricerche appropriate su determinati grafici.
Il Geographic Information System dà la possibilità di interfacciare dati contenuti in un Data-base con elementi grafici. 
Questi strumenti diventano quindi creativi a doppio livello: 
  • Si è creativi nell’invenzione del modello; 
  • Si innesca un nuovo livello di creatività solo quando si adopera,la richiesta di far interagire i dati, questo processo di simulazione apre a nuove ipotesi e a nuovi ragionamenti. 
Abbiamo quindi l’interfaccia fra i dati grafici e i dati Cad.
 

 


 
12 ANCORA DELLA ELLE 29 aprile 2002

 
 
La Elle è una geometria importante in Architettura, rappresenta un micro progetto residenziale in cui siamo assolutamente liberi di esprimerci al meglio. Questa è una forma magica, che permette di guadagnare due facce rispetto al semplice rettangolo di quattro lati. La Elle possiede una grande capacità di aggregazione, grazie ai sue due punti luce in più, ed alla capacità di girare l'angolo. Negli scacchi viene indicata come la mossa del cavallo. Il sistema ad Elle è un ibrido, come un sistema a corte, grazie al suo spazio verde intercluso. Alcuni edifici economici ad Elle sono: 
  • Le Corbusier: Prototipo espositivo dell' Esprit Nouveau; 
  • Aalto: Villa Marea, importante ed amplissima, è un edificio isolato con schema ad Elle. Non c'è in questo caso la volontà di aggregazione, essa è una villa libera nel paesaggio. 


  • Wright: Controllo della geometria, successivamente alla crisi economica negli USA, egli pensa a costruire una casa economica all'interno delle coordinate del nuovo mondo. Egli si pone il problema di come realizzare una casa molto contenuta nelle dimensioni rispondendo al problema della casa economica e popolare. La necessità di costruire una casa economica, modulare, spaziale ed intelligente, lo porta ad escogitare le case USANIA, finalizzate al ceto medio basso americano. Il costo di costruzione di un'abitazione corrispondeva ad un anno di salario, quindi davvero un costo esiguo. Le Usonia sono tutte differenti. E' uno schema che si basa su due principi: 
    • Un'ala è destinata alla zona notte; 
    • Un'altra area si organizza lungo la zona giorno.


    All' interno vi è un Nucleo dove si posizionano gli impianti e le parti umide, questo è un sistema costruttivo, organizzativo. Il Nucleo è un motore dello schema ad Elle, è un motore organizzativo che condiziona le altre distribuzioni. La pianta  è implicitamente costruita in maniera servente - servita, con una fronte molto protetta dalle visuali. Probabilmente le case USAnia si innesta sui pendii con il suo schema libero, isolate ma fortemente gerarchizzate. Tutto questo porta all'orientamento, che in genere vede la parte più aperta orientarsi a Sud e quella più chiusa a Nord, argomento molto importante per il risparmio, che diventa un valore etico. 


 
 
  • Sauer: Architetto esperto di casa aggregate, che vede la logica aggregativa come una logica spaziale. Il progetto non è mai stato realizzato, ma la planimetria ad Elle può essere utilizzata in contesti molto diversi. Egli evidenzia sia la flessibilità della Elle, che permette di articolare le abitazioni. Predispone un'alternanza di soglie spaziali per creare un sistema insediativo diverso. Il disegno nasce da una tessitura modulare implicita, lo spazio e le forme nascono all'interno della tessitura come si ha in quella di Wright. Questo approccio è opposto a quello dei volumi isolati di Le Corbusier. Il progetto risulta essere imbastito in una tessitura molto compatta attraverso pareti cieche, in questo caso sono in stretto legame con le case a corte. Quello che avviene in pianta non è detto che debba essere ripreso anche in alzato, infatti si possono inserire dei vuoti spaziali, di conseguenza si può affermare che la Elle possiede anche una grande flessibilità tridimensionale. Tenendo conto del problema della densità egli pensa a creare dei micromondi comuni di spazio intermedio di soglia semicollettivo, lo spazio centrale appartiene all'intero complesso, il tutto si sviluppa attraverso una gerarchia di spazi: collettivi, semi-collettivi e semi-privati. Si hanno delle soglie più rigide all'esterno, come se fosse un muro compatto. La densità, comunque troppo bassa, porta all'individuazione di una nuova soluzione che riesce  a conservare la Elle come invenzione: il sistema distributivo non appartiene alla casa ma al pacchetto. Il pacchetto è composto da due campate che inglobano uno spazio aperto, che si sviluppano ai vari piani, e che hanno all'interno il sistema distributivo che appartiene alla propria casa. Al sistema distributivo si accede dal terreno rendendo indipendente ciascun pacchetto, che può essere aggregato con grande libertà. Quindi a qualsiasi piano si sviluppi la casa, l'abitante mantiene il suo accesso indipendente al piano terra. Egli ha creato zone serventi, che possono essere cieche, attraverso un ragionamento logico di spazi serventi e serviti. Non è stata creata una cosa ma un sistema di cose. Il complesso risulta essere, quindi, molto compatto e difensivo verso l'esterno, perché si rivolge ad un'utenza americana abituata a vivere isolata. I sistemi ad Elle permettono degli slittamenti, contrariamente a quanto succede con gli insediamenti in linea, a causa del ballatoio. Le aggregazioni possibili sono molteplici e creano spazi, collettivi, semi- collettivi e privati. Le case si possono fondere in un complesso perché possiedono pareti cieche, front-back = avanti-dietro. Le Elle sono spesso di altezze differenti, questo può essere un altro criterio valido per la scelta degli accostamenti.


  • Eisenmann: Nei suoi progetti è evidente la presenza della Geometria ad Elle, attraverso sistemi organizzativi planimetrici. La Elle, in questo caso, è una struttura progettuale in movimento che attraverso le sue vibrazioni influenza il progetto.

 
 
TUTORIAL
cfr. il sito dell'Arch.De Luca
LOGICA RASTER E VETTORIALE
(con recupero HTML e FTP)
17/22 aprile 2002

 
 
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